Your love is my poison
(Scritto in nero su una t-shirt bianca)
“E’ stato un capello a fregarmi, un lungo capello nero. Mia moglie è bionda”.
Mentre parla mi viene in mente una storia che mi ha raccontato il mio capo anni fa. Sua moglie aveva scoperto un capello impigliato a un maglione mentre gli disfaceva la valigia. Ora non ricordo di che colore fosse questo capello, ma sicuramente di un colore diverso da quello dei capelli di lei. E quella volta, ricordo bene, non mi aveva colpito il fatto che il mio capo fosse stato colto in flagrante da sua moglie, quanto il fatto che non si facesse e disfacesse la valigia da solo.
“Mia moglie è bionda” prosegue il mio collega “riccia e trova questo capello lungo liscio nero. Me lo presenta davanti agli occhi come un coltello e mi chiede a bruciapelo questo di chi è? Io non ho mai avuto un’amante” dice il mio collega, “mai avuto una storia, ma all’improvviso con mia moglie davanti che brandisce minacciosa questo capello scopro di essere arrivato a un capolinea, la misura è colma, non ne posso più, ne ho le palle piene di noi due. Allora dico "Monica". M’invento un nome, pronuncio il primo che mi viene in mente. Non dico altro. Mia moglie con quel nome sembra avere capito tutto. E’ quello che voleva sentirsi dire visto che le cose tra noi non andavano.”
“Ma allora quel capello di chi era?” gli chiedo incredulo.
“Ecchennesò” risponde lui.
“E adesso?” insisto io.
“Adesso mia moglie è convinta che io abbia un’amante o che l’abbia avuta. Magari si sente più in diritto di farsene uno pure lei.”
“E non siete più tornati sull’argomento?” chiedo, perché a me ancora qualcosa sfugge.
“No, mai più detto niente”.
Mi si deve leggere in faccia la perplessità più assoluta. Non so se fidarmi di lui, ma voglio credergli.
“Scommetto che mia moglie si vede con uno pelato che non lascia capelli in giro” dice e non riesco a capire se il suo tono sia indifferente o irrimediabilmente affranto.
“Ora cosa fai?” gli chiedo.
Mi guarda senza vedermi, distratto per qualche secondo da un altro pensiero e mi dice:
“Cerco questa Monica con i capelli lunghi lisci e neri”. Mi guarda senza vedermi, distratto per qualche secondo da un altro pensiero e mi dice:
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