mercoledì 16 maggio 2012

Hastings

Quella sera a Hastings disteso sulla panchina all'angolo di Alfred Road attendevo sereno che un rumore di passi annunciasse la tua venuta. Con lo sguardo scorrevo un cielo nordico tra aghi di pino e osservavo trasognato l'orizzonte: una Manica fosca, l'isola immobile come un’immensa nave alla fonda nell’oceano calmissimo.
Fu il muso di un cane a spaventarmi. Me lo ritrovai a una spanna dal naso che fiutava incuriosito mentre il padrone cercava di trattenerlo strattonando il guinzaglio. Due ragazze in cerca di informazioni mi distolsero definitivamente da quella vista e da un’irripetibile stato di meraviglia.
Infine il tuo arrivo inatteso e la smorfia di disgusto segnata sul tuo viso per la pessima cena.

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