martedì 2 aprile 2013

Oltre a lei

Oltre a lei il vero spettacolo sono gli uomini seduti qui attorno. C’è chi fa lo sguardo truce. Chi senza accorgersene assume un’aria stordita. Chi si atteggia, consapevolmente, come se si guardasse allo specchio nella sua posa migliore. Chi senza distogliere gli occhi e battere le palpebre riesce a mantenere uno sguardo inintelleggibile.

Chi ammicca concupiscente. Chi osserva impunemente. Chi resta sbalordito, catalettico, come se avesse visto la Madonna. Chi incredulo si chiede se sta sognando ad occhi aperti. Chi sarebbe disposto a pagare, chi rinuncerebbe a tutto. Chi dimentica se stesso.

Chi perde il segno dell’interminabile romanzo che sta leggendo, che sta vivendo. Chi lascia suonare a vuoto il cellulare senza rispondere. Chi resta col cucchiaino dello yogurt a mezz’aria, con il bambino seduto nel passeggino che aspetta a bocca aperta e non ne capisce il motivo. Lo capirà tra qualche tempo.

Succede questo quando la mora tacco dodici con le gambe da cicogna si siede al gate 71 di Paris Charles de Gaulle.




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