sabato 19 gennaio 2013

Dariusz

Il nonno di Dariusz - quando Dariusz era ancora un bambino - gli da due monete identiche, ciascuna da uno Zloty e gli dice: con questa compri il latte e con questa due panini.

E’ un bambino di sei anni, biondo, occhi azzurri, contento di avere un compito da assolvere per suo nonno. Abita nella periferia di Varsavia: case di legno, boschi di betulle, binari assediati dall’erba, una strada provinciale lungo l’argine della Vistola e una pianura che si perde a vista d’occhio. Non lo sa, ma è un paesaggio che si ripete uguale dalle porte di Vienna fino a Vladivostok.

Quando Dariusz arriva al negozio estrae dalla tasca le due monete. Resta immobile, dubbioso, davanti alla commessa che lo guarda con un’espressione neutra.

Il bambino torna indietro, attraversa di corsa campi, radure, vicoli alberati. Non si accorge del vento che fa tremare le betulle, non saluta gli amici che incontra, perché il suo unico pensiero è rientrare a casa.

Entra, trova il nonno seduto vicino alla finestra e gli chiede: “quale moneta è per il pane e quale per il latte?”

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