lunedì 12 dicembre 2011

An eye on Africa

A colazione la sala è gremita di persone, per lo più adulti, anziani in pantaloni corti al ginocchio e qualche raro uomo d’affari in camicia e cravatta. Tutti presi dal buffet che prevede tre marmellate differenti, almeno per colore, uova sode e strapazzate, pane, pure questo di tre tipi, paste, yogurt, latte e caffè alla macchinetta.
Scelgo la marmellata scura, presumo di ciliegie, lo yogurt ai frutti di bosco e due girelle con uva sultanina sperando non deludano le mie aspettative.
Mi siedo in un angolo verso la parte sinistra della sala da dove posso vedere più o meno tutti. Al centro della parete uno schermo a muro trasmette le notizie della CNN. Passano immagini di bombardamenti, fumo che si leva in lontananza dai quartieri di una città fatta di edifici bassi.  Poi immagini di arsura, di bambini che camminano al tramonto portando sul capo recipienti pieni d’acqua. Il titolo che scorre in basso dice An eye on Africa.
Mentre sto finendo lo yogurt mi accorgo che tutti hanno gli occhi levati verso lo schermo, alcuni con aria preoccupata. Guardo anch’io. Stanno passando le previsioni del tempo.

1 commento:

  1. Come dire...ci siamo talmente abituati alle brutture di questo mondo, che l'unica cosa ancora in grado di stupirci sono le previsioni meteo!

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